Caccia al tesoro

novembre 2022
gioco / installazione.

Parte del progetto Corrispondenze, realizzato in collaborazione con Cristina Materassi.

Caccia al tesoro è un’opera in movimento nello spazio e nel tempo, un’esplorazione di Cumiana15 e di Borgo San Paolo, ma anche un invito a prestare attenzione, ad aguzzare lo sguardo, ad imparare a conoscere un luogo e i meccanismi che lo regolano. La caccia al tesoro ha avuto luogo all’interno dello spazio Cumiana15, nato come stabilimento Lancia, abbandonato per decenni, per essere infine recuperato e reso oggi uno spazio multifunzionale.


L’invito all’osservazione, attraverso il gioco, rende lo spazio protagonista.
Le fotografie sulla parte frontale della mappa visiva sono gli indizi per iniziare il gioco. Chi, tramite il confronto tra immagini e spazio, riesce a trovare i cinque tesori nascosti, scopre cinque storie dal quartiere. Gli oggetti nascosti, realizzati in gesso, si riferiscono a storie estratte da libri conservati nelle biblioteche civiche torinesi. L’unico modo per scoprire le storie è, però, recarsi fuori dal quartiere stesso, sprovvisto di una biblioteca, e rintracciare i libri che le raccontano tramite una coordinata bibliotecaria apposta su ogni scrigno in vetro.

Caccia al tesoro è un tentativo di ripensare lo spazio e allo stesso tempo fare-spazio a storie e racconti che hanno caratterizzato la storia di Borgo San Paolo.

 Torino

Corrispondenze

Un seme, una mappa, uno scampolo di stoffa, una buca delle lettere. Cosa significhi Abitare non è una questione da poco.
La parola deriva dal latino “habeo”, avere, ma, mutuata nella sua accezione iterativa, implica un’estensione temporale, “avere in modo continuato”. Potrebbe tradursi in “mantenere”. Mantenere un luogo, un contatto, una relazione. Abitare è quindi una questione di tempo e di reciprocità. Invero, l’esposizione prolungata a certe correnti, a particolari lingue, volti o storie ci modella, crea abitudine. Così l’abitare genera corrispondenze tra luoghi e persone. È un atto di co-costruzione, una ricerca senza fine da compiere con e insieme all’altro.

Corrispondenze è il titolo del progetto avviato dalle artiste Cristina Materassi e Paola Boscaini nel 2021. Nata con l’intento di documentare come le forme e i modi di abita-re si esprimono all’interno del contesto urbano, la loro ricerca si struttura attorno all’atto del “corrispondersi”: una pratica semplice eppure essenziale per co-costruire relazioni profonde con il contesto e la comunità in cui viviamo. Corrispondenze è innanzitutto partecipazione. Al centro di tutto c’è la capacità di offrire uno stimolo, un punto di partenza per accogliere l’intervento attivo dei partecipanti: un invito a proporsi in qualità di co-autori nel processo di costruzione e di abit-azione del territorio.

Corrispondenze assume di volta in volta forme ed esiti differenti (oggetto materiale, mappa, magazine cartaceo o archivio), è un progetto vivo e aperto al contributo di chi desidera farsi avanti.
Nella ricerca delle artiste le due sfere dell’abitare “individuale” e “collettivo” diventano un binomio indissolubile: dalla strada allo spazio espositivo, la grammatica della corrispondenza si adatta a pubblici e ambienti differenti trasformandoli negli ingredienti di una ricetta nuova, da integrare e implementare di volta in volta.

Parole di Barbara Ruperti